LE OPINIONI

Sotto Tiro di Mizar Pierluca Ghirelli

Guida l’Evi dal 17 Settembre del 2012. Come sapete l’Evi spa è composta all’80% dal Consorzio pubblico Cisi costituito dai Comuni ischitani all’80% e per il 20% dal Comune di Procida. Entrambe in liquidazione. L’EVI è in liquidazione dal 2008. L’attività è quella di svolgere un servizio pubblico primario. Acqua e trattamento reflui. La storia di queste due società è costellata di amenità ischitane. Chi non ricorda l’assalto alla diligenza degli anni 90 del secolo scorso ed il clientelismo che portò danni finanziari veramente paurosi.

I due Entisono sempre stati sotto l’indirizzo dei Sindaci con una politica clientelare messa in atto dai nostri amministratori a favore di amici e compari. Chi ha diretto gli Enti ha dovuto sempre tener conto di questi andazzi tentando di schivarli per ben operare. Nel 2012 arriva il Ghirelli e trova 6,4 milioni di euro di debiti di acqua da pagare ad “Acqua Campania” ed una evasione enorme di chi non paga le bollette (imprenditori e clienti dei politici).

Negli anni guidati da Ghirelli si passa da passività di bilanci a ben sette bilanci attivi continuativi, si paga regolarmente a rate il debito arretrato per l’acquisto dell’acqua, si attua una politica per evitare i divieti di balneazione, si avviano idee e studi scientifici per tentare di non costruire i depuratori, si attuano sollecitazioni ai sindaci per evitare l’inquinamento del mare da terra come saponi bio, plastica ed oli da cucina,si concretizzano contratti di solidarietà per tutti i dipendenti ecc.ecc. Di chi è il merito di tutto questo? Sicuramente del manager che ha saputo seguire gli indirizzi politici dei Sindaci chissà tra quante difficoltà.

Ebbene che sta succedendo adesso? La banda dei Sindaci si sfascia e si cerca in Ghirelli il capro espiatorio. Povera isola. Quali sono i motivi di questo modo di agire? Forse la costruzione dei depuratori per i quali dovranno spendersi milioni di euro? Una volta tanto che si trova una persona capace, per interessi meschini si butta tutto a mare? Ho analizzato il comportamento delle decine di persone ischitane e forestiere negli ultimi 50 anni che sono hanno diretto cose pubbliche nell’isola.

Se fossi uno che comanda mi terrei caro caro il nostro e mi farei indirizzare in questa fase delicata della depurazione. E’ notizia di questi giorni che il nostro mare ha acque pulite e splendide. Dopo aver buttato a mare dal 1953, (arrivo dell’acquedotto) centinaia di milioni di tonnellate di cacca è proprio necessario costruire i depuratori quando non avremo i soldi per pagarne la manutenzione? Da quando feci questa considerazione al dottor Ghirelli e lui la prese in considerazione ho imparato ad aver fiducia nella sua persona. Dimostrò che non era aduso a rimanere a guardare e seguire l’andazzo.

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