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Casamicciola, consiglio a metà: oggi il secondo round

CASAMICCIOLA TERME. Un consiglio diviso in due puntate. L’assemblea del civico consesso casamicciolese è stata infatti sospesa a metà dei lavori, ieri pomeriggio, con l’intenzione di riprendere oggi, alla stessa ora. O giù di lì, considerando l’inveterata abitudine a “istituzionalizzare” il ritardo, che vige al Capricho.  Il consiglio ieri è infatti iniziato alle 16.20 con oltre un’ora e un quarto di ritardo. Sette i componenti della maggioranza presenti (l’architetto Angela Di Iorio è all’estero), solo due quelli di minoranza: Arnaldo Ferrandino e Caterina Buono. Stupisce l’assenza di Luigi Mennella, la seconda in pochi mesi. Su richiesta del consigliere Nunzia Piro si è proceduto a un’inversione dell’ordine del giorno, trattando dapprima l’argomento aggiunto nell’integrazione, riguardante la “legge quadro n. 328/2000 – convenzione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio-assistenziali – erogazione servizi assistenziali – conferma individuazione della “convenzione” quale forma di gestione associata per il triennio 2019-2021. Individuazione del Comune di Ischia capofila”.  Dopo la relazione dell’avvocato Piro, il consigliere Arnaldo Ferrandino ha chiesto ragguagli sulla sospensione dei servizi del centro Dhc, e i conseguenti disagi vissuti dalle famiglie. È stato Stani Senese a rispondere spiegando che dopo alcuni mesi il problema sembra essere stato risolto, utilizzando i fondi che del resto erano già stanziati. La votazione si è chiusa con sette consiglieri favorevoli, e due astensioni.

Si è passati poi alla discussione sulla “revisione periodica delle partecipazioni ex articolo 20 del D.lgs. 19 agosto 2015 n. 175 e s.m.i.; ricognizione delle partecipazioni possedute al 31 dicembre 2017; individuazione delle partecipazioni da alienare o valorizzare”. Tra queste, l’Asse e l’Ischia Isolaverde. Per la liquidazione di quest’ultima, è stato sollecitata la chiusura della procedura in tempi brevi, mediante l’intervento dell’avvocato Lettieri in quanto amministrazione dell’Amca, società che detiene alcune quote di Isolaverde (tenendo presente il dissesto di uno dei soci, il Comune di Lacco Ameno). Per Marina di Casamicciola la fase di liquidazione è tuttora in corso, nell’ambito del piano voluto dall’amministrazione, grazie al quale il Comune è ormai fuori dalle secche del predissesto e avviato al risanamento finanziario. Una lunga mezz’ora di incertezza è stata provocata da alcuni dubbi sulle definizioni formali relativi ai rimandi degli allegati nella documentazione posta in visione ai consiglieri. Arnaldo ha dichiarato voto contrario per la totale mancanza di chiarezza della proposta di delibera, che è stata comunque approvata con lo scontato esito di sette voti contro due contrari.

Anche sul successivo punto vi è stato un dibattito tra l’avvocato Nunzia Piro e il segretario comunale: il consigliere non è parso del tutto convinto dalle spiegazioni relative alla dicitura “prelevamento dal fondo di riserva”, contenuta nell’oggetto della delibera, riguardante anche la “ratifica della delibera di giunta comunale n. 165 del 30 novembre 2018 avente ad oggetto la variazione di bilancio di previsione 2018/2020, variazione peg”. E anche stavolta l’esito della votazione è stato il previsto 7-2.

Il civico consesso ha poi esaminato la proposta di delibera riguardante le “determinazioni in ordine di esecuzione di incarichi da parte dei legali in presenza di convenzione e in assenza di impegno di spesa”. L’avvocato Piro ha voluto approfondire il contenuto del documento, prima della consueta approvazione.

Subito dopo, nuova inversione dell’ordine del giorno e, su proposta del sindaco, il consiglio ha affrontato l’esame dei debiti fuori bilancio. Il segretario comunale, dottor Carmine Testa, ha introdotto l’argomento illustrando nei dettagli il duro lavoro compiuto nel fronteggiare i debiti riconosciuti dalle pronunce giudiziarie. Un lavoro certosino che ha consentito all’ente di risparmiare quasi 150mila euro. Tuttavia, durante la discussione successiva l’avvocato Piro ha dichiarato di non voler prendere parte alla votazione sulla delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio in quanto in un allegato (quello denominato “A”) c’è il suo nome. Nonostante le più ampie rassicurazioni del segretario, che ha garantito che non vi era conflitto di interessi in quanto la proposta di delibera faceva riferimento ad altro allegato, l’avvocato Piro ha ritenuto prudenziale eliminare qualsiasi riferimento al famigerato allegato A. Il consiglio è stato così dichiarato sospeso per trovare una soluzione alla questione. Dopo un quarto d’ora di febbrili consultazioni, l’assemblea si è riunita, ma senza i due esponenti dell’opposizione. Il segretario ha proceduto alle modifiche richieste dall’avvocato Piro, poi il consiglio ha finalmente  approvato all’unanimità la prima proposta di delibera sui debiti fuori bilancio. Unanimità che è stata provocata dall’uscita dall’aula di Arnaldo Ferrandino e Caterina Buono. A questo punto, tuttavia, il presidente D’Ambrosio ha dichiarato sospesa la seduta, in quanto il successivo abbandono da parte dell’assessore Cimmino, in stato interessante, ha fatto venir meno il numero minimo legale per la prosecuzione del consiglio, che è stato aggiornato a oggi pomeriggio, sempre alle 15 (ma ovviamente prima delle 16 è inutile presentarsi). Si discuteranno gli altri debiti fuori bilancio oltre all’istituzione del Garante dei diritti delle persone disabili, e all’approvazione del regolamento comunale per l’albo degli operatori economici per l’affidamento dei lavori con procedura negoziata sotto soglia.

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Francesco Ferrandino

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