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Tutti i numeri (e le zone) di un paese a rischio perenne

Abbiamo ricostruito nel dettaglio il dato dei cittadini a rischio ubicati nelle varie aree del territorio comunale. Il rilevamento oggetto della nostra inchiesta riguarda tutti gli scenari ed è aggiornato allo scorso 9 gennaio

Con le feste e il susseguirsi di ordinanze commissariali ad Ischia si è chiusa con l’Epifania appena trascorsa la prima fase dell’emergenza alluvione. Ora serve una Legge Ischia, magari una legge speciale finalmente, esoprattutto “500milioni di euro” per attuare i primi interventi urgenti che, verosimilmente, dovrebbero prevedere una graduale messa in sicurezza dei territori ed i primi, veri, rientri a casa con una ipotesi di rischio gestibile, tale da riportarci alla condizione ante alluvione del 26 novembre. Al momento non abbiamo né l’una né l’altro .In questa fase attuale, senza interventi o studi certi che assicurino la messa in sicurezza del territorio e dei centri abitati, non c’è alcuno spiraglio di ritornare a casa per i cittadini delle zone ritenute più a rischio” anche se la loro casa non ha subito danni. Non mancano, ovviamente, le contraddizioni in un paese fatto di zone verdi raggiungibili solo attraverso ampie zone rosse.

La prima fase di emergenza. 253 ospiti in hotel. 118 in autonoma sistemazione. Il popolo dei 7329 casamicciolesi attende la seconda fase

Infatti, i provvedimenti, che chiudono la prima fase dell’emergenza sull’isola, sono stati definiti sulla base del lavoro condotto dai centri di competenza della Protezione Civile e dalle Università della Campania, coordinati dal direttore della Protezione Civile della regione, Italo Giulivo, finalizzati a valutare il rischio residuo.Sulla scorta degli studi effettuati si èdefinita una nuova zonizzazione e fornito al Comune di Casamicciola gli strumenti per consentire il rientro a casa per quei cittadini le cui abitazioni ricadono nelle aree meno a rischio.Per chi resta fuori, non ci saranno ordinanze singole di sgombero: “Sarebbe ultroneo ” ha avuto modo di spiegare il commissario Straordinariola dottoressa Simonetta Calcaterra. Nel merito si sta predisponendo un più ampio lavoro di ridefinizione dello stato di rischio sia del singolo immobile che complessivo. Non resta che attendere, non solo per chi è già fuori ma per la restante fetta del paese. Un popolo di 7329 residenti in ambasce.

Casamicciola in zone dalla A alla D. La mappatura. Sulle vie dei rientri e delle evacuazioniesclusi i cittadini sfollati per terremoto

Con la mappatura e la definizione delle zone i commissari Calcaterra e Legnini hanno assunto specifiche misure di rientro degli abitanti delle Zone A4, B, C e D evacuati il 2 ed il 9 dicembre scorso e disposto il permanere delle evacuazioni per le aree A1-A2-A3. Alla fine non vorremmo scoprire che il numero di chi viene evacuato è superiore a quello di chi rientra. Il Direttore generale per i lavori pubblici e la protezione civile della Regione Campania Italo Giulivo chiamato a definire la pericolosità dell’area interessata dagli eventi in rassegna e alla individuazione degli interventi di riduzione del rischio residuo, ha indicato la via degli sgomberi e dei rientri. I numeri della mappatura riguardano il numero di cittadini residenti esclusi gli sfollati del terremoto che hanno già lasciato le zone. Si cercano gli incroci con le case già destinatarie di scheda AEDES(danno da sisma) quelle effettivamente sgombere e quelle abitate, nonostante gli sgomberi. Si cercano i falsi residenti che abitano Casamicciola in modo sporadico pur conservando la residenza. L’ultimo rilevamento al 9 gennaio 2023 riporta i seguenti dati.

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Zona A1-A2-A3:503residenti. A1- Pericolosità non gestibile in assenza eventi pluviometri;A2-da non constare l’utilizzo in sicurezza;A3- non consentire l’utilizzo degli edifici.

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Zona A4: 373 residenti .Comunque caratterizzata da pericolosità molto elevata. In questa zona sono ben 123 i cittadini già sfollati per sisma.

Zona B: 33 residenti. Autoprotezione in caso di allerta gialla o arancione.

Zona C: 6791 residenti (il dato è in elaborazione e dovrà tenere conto dei potenziali sfollati da sisma). Autoprotezione in caso di allerta gialla o arancione.

Zona D : 30 residenti . In caso di allerta “gialla” o “arancione” il Commissario straordinario o il suo delegato, dispone l’allontanamento preventivo della popolazione e l’assistenza presso le strutture alberghiere e ricettive individuate.

Il dato è in fase di elaborazione ed oggetto di stime al momento non definitive.Va da se che siamo dinanzi ad una emergenza nella emergenza. Un paese costretto ad evacuare ad ogni allerta, anche Gialla e non si può pensare di gestirlo in questa condizione. Serve azione, metodo è rapidità. Il paese è esausto.

Richieste di sopralluogo

A decine i cittadini evacuati hanno già chiesto alle istituzioni di voler effettuare un sopralluogo presso l’abitazione “in tempi ristrettissimi al fine di determinare la sussistenza delle condizioni di abitabilità e di sicurezza per poter consentire il rientro nella propria abitazione; all’ esito del sopralluogo, qualora favorevole, chiede di effettuare le dovute segnalazioni all’UTC onde modificare l’elenco stradale allegato all’Ordinanza n. 50 del 30.12.2022” con la zonizzazione”.

La sfida ed il lavoro più importante non è ancora cominciato.

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