CRONACA

Forio, approvati tra le polemiche bilancio e modifica al Puc

L’opposizione abbandona l’aula al momento della votazione sulle note tecniche di attuazione del Piano dopo l’ordinanza del Tar

Lungo consiglio comunale serale, venerdì scorso a Forio. Assenti Giovanni Mattera e Gaetano Savio, il civico consesso ha approvato la verifica degli equilibri di bilancio e la modifica al Puc “suggerita” dal Tar. Il consiglio è iniziato con il ricordo e il raccoglimento per la scomparsa di Monsignor Giuseppe Regine, Massimino Iacono e Giuseppe Serpico, e la proclamazione del lutto cittadino per la giornata di ieri. Preliminarmente è stata discussa la mozione sulla situazione sanitaria attuale, con la proposta dell’istituzione di un tavolo tecnico intercomunale per poter chiedere maggiore assistenza sanitaria domestica, e far fronte alla mancanza di apparecchiature adeguate presso l’ospedale Rizzoli, coi disagi conseguenti. Il consigliere Enzo Di Maio ha messo in rilievo numerose altre criticità che al nosocomio lacchese creano pesanti difficoltà per gli utenti. Sul punto, maggioranza e opposizione sono arrivati a una convergenza sulla pressione da fare sugli enti sovracomunali per risolvere i molteplici problemi della sanità locale. Il leader dell’opposizione Stani Verde, nell’annunciare il voto favorevole compatto della minoranza, ha citato la frequente collaborazione col consigliere Loffredo su vari problemi dei cittadini ad esempio dell’atteggiamento costruttivo che l’opposizione mantiene su molti snodi nevralgici riguardanti Forio e l’isola. Di conseguenza la proposta è stata approvata all’unanimità, con alcune integrazioni suggerite proprio dalla minoranza. Quest’ultima ha poi proposto una delibera sull’agibilità provvisoria di esercizi commerciali, da utilizzare anche come valido supporto a ciò che l’amministrazione sta elaborando sul punto, per poi riesaminarla in consiglio. Anche in questo caso, dopo un serrato confronto, si è giunti a concordare l’esame della proposta da parte degli uffici per poi riportarla all’attenzione dell’assemblea.

Esaurite tali questioni preliminari, il consiglio è passato all’esame del primo punto in agenda, la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica degli equilibri di bilancio ai sensi dell’articolo 193 del Testo unico degli enti locali, per l’esercizio 2021, illustrata da Davide Castagliuolo. Le entrate sono leggermente superiori alle uscite, con un attivo di oltre tre milioni di euro. L’opposizione ha chiesto ragguagli sull’effettivo stato di attuazione di alcune opere pubbliche, a partire dal fronte del porto, e su una rimodulazione degli stipendi del personale, con Enzo Di Maio che lamenta il fatto di ricorrere a incarichi esterno nonostante dieci settori e altrettanti dirigenti nell’organico comunale. Anche secondo Stani Verde, la cosa è quantomeno strana, e il consigliere è arrivato a ipotizzare che ciò avvenga per dispensare soldi a chi è vicino all’amministrazione, come testimonierebbe la nomina del supporto al Rup per la Colombaia. Un’affermazione pesante, come ha rilevato il presidente del Consiglio Michele Regine, ma Stani si è assunto la responsabilità di tali dichiarazioni, contestando anche la riduzione del 30% della tassa sui rifiuti non ripaga il periodo ridottissimo di attività delle aziende durante la pandemia. Contestazioni che si sono estese alla mancanza di servizi minimi sulle spiagge, tra cui quella di fronte al comune dove c’è balneazione in acque battute da aliscafi e barche, e che dovrebbe invece essere interdetta ai bagnanti. L’opposizione ha anche contestato la qualità e lo stato di numerose opere pubbliche, come il parcheggio di Monterone. Al termine della discussione il documento contabile è stato approvato a maggioranza, col voto contrario compatto dell’opposizione.

Un minuto di silenzio in memoria di Don Giuseppe Regine, Massimino Iacono e Giuseppe Serpico

Dopo quasi due ore si è quindi passati al secondo punto in agenda, le note tecniche di attuazione del Piano urbanistico comunale, in esecuzione di quanto disposto dalla Sesta Sezione del Tar Campania con l’ordinanza 775 dello scorso 28 aprile, su cui ha relazione il consigliere Giuseppe Di Maio.

Ignazio Di Lustro ha avanzato osservazioni circa la possibile astensione dalla votazione di consiglieri in posizione di incompatibilità riguardo al Puc. Il presidente del Consiglio comunale Regine ha però ribadito che i consiglieri possono abbandonare l’aula o astenersi, o invece partecipare al voto prendendosi la relativa responsabilità. Una seconda pregiudiziale avanzata da Di Lustro riguardava l’incompletezza di parte della documentazione ricevuta dai consiglieri, cosa che ha indotto il consigliere a chiedere di rinviare la discussione, ma la richiesta, messa ai voti, è stata respinta. Una pausa di alcuni minuti è stata invece accordata per dare modo ai consiglieri di visionare la documentazione mancante. Verde ha riferito di aver ricevuto da diverse associazioni una serie di contestazioni al Puc, e ha proposto di dare la parola al professor Nicola Lamonica per illustrare alcune problematiche; il professore ha riferito della falla rilevata da un cittadino nel Puc, relativa alla possibilità di ampliamento delle strutture alberghiere fino a 120 posti letto, che ha consentito di arrivare all’ordinanza del Tar, per poi rilevare una serie di criticità del Puc, che impedirebbero al paese di godere di un adeguato sviluppo, a partire dall’individuazione dello stoccaggio dei rifiuti. Stani Verde ha stigmatizzato la fretta e l’approssimazione nell’approvare l’importante strumento, ignorando le istanze di tanti cittadini. Enzo Di Maio ha quindi preannunciato l’abbandono dell’aula dell’intero schieramento di opposizione per protesta verso il modo in cui l’iter di approvazione del Puc è stato condotto, cosa che infatti ha consentito la votazione all’unanimità dei consiglieri rimasti. Gli altri quattro punti erano costituiti dal riconoscimento di debiti fuori bilancio. Due di essi sono relativi ad altrettante sentenze del Giudice di pace di Ischia, che vedevano il comune opposto ai signori Domenico Morichetti e Rosario Grasso. Un altro riguardava la sentenza dell’Ottava sezione civile della Corte d’Appello di Napoli relativa al processo civile d’appello tra il Comune e il signor Guglielmucci e altri due soggetti. Infine, l’ultimo concerneva un decreto ingiuntivo nel procedimento che vedeva contrapposti l’ente più l’Anas e il signor Ignazio Di Lustro. Le veloci approvazioni hanno segnato la fine del consiglio quando ormai erano prossime le ore 22.00.

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