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Vandali ai Maronti, quando a fare danni non sono i “Mao Mao”

Sulla spiaggia si sono susseguiti diversi piccoli atti di vandalismo, ma stavolta i villeggianti non c'entrano: a lasciare rifiuti sull’arenile e capovolgere i lettini sono stati "figli di Ischia" con nessun rispetto per la propria terra

A mare di notte, con telo mare, birre e con una buona dose di maleducazione. Le serate d’estate di agosto richiamano da sempre migliaia di ragazzi sulle spiagge. I giorni prima di Ferragosto sono naturalmente i più graditi per cercare posto in spiaggia al chiaro di luna, anche se per ammirare al meglio lo sciame meteorico delle Perseidi del nostro satellite si può fare volentieri a meno, soprattutto della sua potente luce che diminuisce l’opportunità di poter scorgere nel cielo quelle schegge di luce che adornano il cielo notturno dei desideri di chi affida alle stelle cadenti i propri sogni più reconditi e segreti.

La Spiaggia dei Maronti

Ma a San Lorenzo e nei giorni successivi la spiaggia non è stata popolata solo da inguaribili romantici, ma anche da incalliti maleducati. In queste mattinate si susseguono le segnalazioni di bagnini che denunciano non solo di trovare le spiagge molto sporche, cariche di ogni tipo di immondizia, dalle bottiglie vuote di alcolici, segnali evidenti dei bagordi a cui non pochi ragazzi si sono lasciati andare, a rimasugli di cibo.

Ma non solo. A parte qualche rituale falò, decisamente vietato dalle amministrazioni, c’è anche chi si diverte a usare lettini e ombrelloni secondo il proprio diletto, a spostarli di posto e cspovolgerli. Altri, usando le oietre di cui è ricco l’arenile, si sono lasciati andare a gare di tiro al gabbiano. . La spiaggia come luogo di nessuno, grande parco giochi in piena anarchia. Tutta colpa dei cosiddetti Mao-Mao che hanno invaso l’isola? Non proprio. I Maronti, per la difficoltà nel raggiungerli non sono spiaggia adatta per i “forestieri”, è la spiaggia d’elezione degli ischitani che ne sanno apprezzare le lusinghe di notte. A lasciarsi andare alla maleducazione sono proprio i figli di Ischia, come segnalato da i testimoni che hanno goduto della bellezza della spaiggia notturna in maniera rispettosa e che allo stesso tempo hanno riconosciuto tra i maleducati volti noti dell’isola.

Se Ischia in estate è in preda a fenomeni di vandalismo o di semplice menefreghismo delle basilari regole di civiltà la colpa non può essere del tutto imputata a chi viene sull’isola non da ospite ma sentendosi padrone del territorio, non ponendosi minimamente il problema delle conseguenze delle proprie azioni. Il vero problema ce l’ abbiamo spesso in seno al nostro tessuto sociale che non apprezza il territorio in cui vive e non è degno custode di una terra bellissima, martoriata da chi dovrebbe difenderla in maniera naturale.

Mentre le azioni contro la bella spiaggia dei Maronti venivano perpetrate senza ritegno, un gruppo di turisti romani – testimonia Luisa Maestrino, giovani e coetanei dei vandali, guardavano la scena allibiti. Perché si, vedere ischitani accanirsi contro la propria bellissima terra è davvero uno spettacolo, indecoroso ma pur sempre una scena che lascia senza parole.

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