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Più auto che cittadini, l’isola tra un record negativo e le possibili soluzioni

ISCHIA. Quanti veicoli circolano sull’isola di Ischia? Quanto è sostenibile la mobilità sull’isola? Quanti mezzi alternativi al petrolio esistono sull’isola? Perché i turisti sono letteralmente scandalizzati dalla mobilità e dal traffico sull’isola? In piena estate, nel mese di agosto, abbiamo affrontato questi problemi attraverso un’inchiesta giornalistica de ‘Il Golfo’. Terminata la stagione turistica affrontiamo nuovamente il problema traffico e mobilità perché se davvero si vuole cambiare qualcosa sull’isola è necessario programmare. Gli interventi, anche se impopolari o radicali, devono essere posti in essere in questo periodo quando l’isola è degli ischitani e non dei turisti. In questo modo l’isola non si farà trovare impreparata alla prossima stagione turistica.

Tutti abbiamo la percezione che siano troppe le auto, gli scooter, le moto e gli autobus che circolano per le strade dell’isola. Nel periodo di alta stagione, poi, percorrere l’isola da un lato all’altro diventa quasi impossibile, prim’ancora che snervante. Con numeri alla mano, vi tracciamo una geografia della mobilità (poco) sostenibile nelle strade dei sei Comuni isolani.

Tra Barano, Casamicciola, Forio, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana sono immatricolati poco più di 63mila veicoli. Il dato, fornito dall’Aci – Automobile Club d’Italia – è fotografato al 31 dicembre 2017.  La popolazione ischitana, sempre alla stessa data, è di 64mila abitanti. In pratica ogni abitante dell’isola ha un veicolo. Il rapporto tra i 63.101 veicoli presenti nei 46,55 chilometri quadrati dell’isola ed i 64.031 abitanti è 0.98. Tra gli abitanti sono inclusi anche coloro che non possono guidare alcun tipo di veicolo, neonati, minorenni, gli anziani, i disabili non guidatori e coloro che non hanno la patente per scelta o perché ancora non l’hanno conseguita. Dati allarmanti se pensiamo che in Europa la media è 49,8 auto per ogni 100 abitanti. L’Italia, invece, è il Paese con il maggior tasso di motorizzazione in Europa: 62,4 auto ogni 100 abitanti. Ischia è il luogo d’Italia messo peggio in assoluto. Anche peggio di quello che dicono i dati scientifici circa il rapporto tra residenti e numero di auto di proprietà dei residenti. Questi dati sottolineano una dipendenza da auto piuttosto diffusa degli italiani in generale e degli ischitani in particolare, legata anche alle carenti infrastrutture del trasporto pubblico. Metro e autobus malfunzionanti incoraggiano gli italiani a ricorrere alla propria auto privata, creando problemi di spazio a causa di parcheggi selvaggi ed a volte pericolosi. Per non parlare della vivibilità generale delle città, aggravata dal peggiorare della qualità dell’aria, inquinata dai gas di scarico prodotti dalle automobili. I dati dei veicoli presenti per le strade dell’isola di Ischia bisogna incrementarli nei mesi estivi.

C’è poi un altro dato da tenere presente: la densità abitativa. In un chilometro quadrato dell’isola di Ischia ci sono, in media, 1375 abitanti con punte di 2471 residenti per chilometro quadro nel comune di Ischia. Il comune più grande dell’isola rappresenta la 37esima città campana per densità demografica. L’Italia ha una densità abitativa di 200,76 abitanti per chilometro quadrato, la Francia ha una densità abitativa di 99 abitanti per kmq, Ischia 2471

Se non si parte da questi dati ogni discorso sul traffico diventa pura filosofia.  Sull’isola di Ischia c’è una densità abitativa più alta della Cina e delle Filippine. Siamo inferiori solo a Macao, Singapore e Hong Kong. Questi sono dati, numeri che indicano la situazione dell’isola.

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Questi dati devono far riflettere. In questi anni Ischia si sta giocando una partita fondamentale nel campo dell’innalzamento dei livelli di qualità della vita. Si tratta di una partita che si vince o si perde. E se si perde perdiamo tutti: perdono gli amministratori, i residenti, i turisti, gli imprenditori, i giornalisti che raccontano l’isola. Perdono tutti coloro che assistono al cambio di colore dell’isola. L’isola verde può diventare grigia.

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È necessario disincentivare l’uso delle auto, favorire le energie alternative, le zone a traffico limitato, piste ciclabili. Le soluzioni non mancano e, seppur timidamente, alcuni Comuni isolani stanno iniziando a mettere in campo alcuni correttivi. Il turismo è il petrolio di Ischia. Anche per questo, la situazione traffico e mobilità non può essere sottaciuta. Prima che sia troppo tardi e che i turisti scappano dove ci sono meno auto.

Giovanna Ferrara

1 – CONTINUA

 

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