Maria Grazia Di Scala: «Vie del mare, mano pesante contro le compagnie di navigazione»
Una maggiore attenzione al trasporto marittimo del Golfo di Napoli, in nome della sicurezza dei viaggiatori e della tutela degli stessi lavoratori di bordo. É questa la richiesta avanzata dal Consigliere di minoranza della Regione Campania, Maria Grazia di Scala, che alcuni giorni fa ha depositato in Consiglio regionale una mozione affinchè da Palazzo Santa Lucia vengano adottate tutte le adeguate misure necessarie a mettere un freno a quelle compagnie di navigazione che operano in totale mancanza di rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Misure ormai oltremodo necessarie alla luce delle tante vicissitudini che negli ultimi anni hanno visto coinvolte le compagnie campane di trasporto sulle vie del mare. Una su tutte la Caremar che da quasi tre anni è al centro delle proteste e delle vertenze non solo dell’utenza e delle associazioni, ma anche e soprattutto del personale di bordo, vessato da turni di lavoro ritenuti sempre più stressanti, intervallati da minori tempi di riposo ed oggetto di scioperi e di una denuncia indirizzata, lo scorso anno, alla Procura di Napoli. Senza contare poi i licenziamenti ingiustificati di alcuni marittimi, poi reintegrati dalla compagnia, non senza però aver dovuto prima ricorrere alle vie legali.
Una situazione, come più volte anche denunciato sulle colonne di questo giornale, divenuta insostenibile e che mette a rischio anche la sicurezza dei passeggeri durante la navigazione in mare. Sulla scia di queste vicende, Maria Grazia Di Scala ha quindi avanzato una mozione avente ad oggetto la modifica al Regolamento Regionale del trasporto pubblico locale in relazione alla messa in essere di duri provvedimenti per quelle compagnie di navigazione che operino in non completa conformità alle normative vigenti. Allo stato attuale, infatti, nel regolamento campano, non vi è nessuna postilla, relativa alla mancata applicazione da parte delle imprese di navigazione del contratto collettivo nazionale dei lavoratori di categoria, permettendo così alle stesse di poter continuare a mettere in atto assurde linee organizzative di bordo.
IL TESTO DELLA MOZIONE. «Premesso che – scrive la Di Scala nella propria proposta– sono noti alle cronache fatti e condizioni di disagi e sfruttamento dei lavoratori sia in ordine agli orari di lavoro che per inosservanza delle normative vigenti in tema di sicurezza sul lavoro; che la persistenza di criticità in materia di tutela e sicurezza dei lavoratori della imprese autorizzate al trasporto pubblico marittimo espone ad alti rischi i lavoratori ed indirettamente i passeggeri e che alcune imprese autorizzate al trasporto pubblico marittimo della Regione Campania risultano inadempienti alla tutela dei lavoratori, nonché al riconoscimento dei loro diritti anche attraverso l’inosservanza di ordini esecutivi derivanti da sentenze definitive premesso e rilevata anche la necessità che la Regione si attivi in tempi brevi per tutelare i diritti dei predetti lavoratori, si delibera di impegnare la Giunta a procedere ad apposita modifica integrativa del regolamento del 13 Ottobre 2016 in materia di servizi di trasporto marittimo autorizzati, inserendo all’articolo 9 tra le cause di decadenza e revoca delle autorizzazioni la mancata applicazione del contratto collettivo nazionale lavoratori di categoria ed intese integrative come previsto dalle normative vigenti, nonché per i casi di inadempienza a sentenze esecutive in ordine alla tutela dei lavoratori e delle occupazione». Ovviamente, adesso la parola passa al Consiglio Regionale che dovrà decidere se approvare la proposta della Di Scala. Una mozione che, qualora ricevesse l’ok dall’amministrazione campana, potrebbe rivelarsi un primo passo concreto per mette fine alle assurde linee organizzative intraprese dalle compagnia di navigazione operanti nel Golfo di Napoli e che da troppo tempo ignorano le vertenze dell’utenza e dei lavoratori.
