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Festa B.V. Maria Addolorata alla Mandra d’Ischia e Tuocco di Forìo

A Forìo d’Ischia la via Sant’Antonio Abate c’immette ancora nella bella e affascinante Forìo genuina, con i suoi vichi, caseggiati densi di magiche linee e di misteriosi segreti. Qui è appunto la omonima Chiesa di S. Antonio Abate (nota anche come San Sebastiano), fondata da Giacinto di Colantonio nella contrada detta Tuocco (dal tocco della campana a segnare l’ora o per le frequenti temibili incursioni islamiche). Nel 1321 ricevette accomodi come nel 1823 e allargamenti nel 1851. Di recente fu restaurata dal canonico mons. L. Capuano ed all’interno appunto lo stupendo volto scolpito in legno e d’ignoto autore della statua della Madonna Addolorata, che inizialmente fu chiamata Vergine Maria dei Sette Dolori, ma il Papa San Pio X nel 1913 ne fissò la festa liturgica come Vergine Maria Addolorata il 15 settembre. La Madonna Addolorata ha il cuore trafitto da sette spade perché sette furono i suoi più grandi dolori: la profezia del vecchio Simeone; la fuga in Egitto; lo smarrimento di Gesù a dodici anni; il suo viaggio al Golgota; la Crocifissione; la deposizione dalla Croce e la sepoltura. Ma nella fedele e devota comunità foriana la ricorrenza precede anche il tempo pasquale di due settimane e ripercorre il dolore di Maria Corredentrice per la morte imminente del Figlio: intronizzazione; processione del venerdì; alla domenica delle Palme “il bacio del manto”; il sabato santo la veglia per il lutto di Maria Addolorata e poi la sua Incoronazione al canto del “Regina Coeli”. Insomma la figura della Madre di Dio Corredentrice vinta dal dolore per la comparsa di Cristo è un bellissimo tema molto sentito nella ammirevole popolazione foriana ed è tra le figure religiose più amate e venerate nel paese del Torrione, insieme alla Madonna della Libera al Cierco nella chiesa di San Carlo; la nota corsa dell’Angelo a Pasqua, insieme a quella di San Vito Patrono del comune. A Ischia, alla via Gian Andrea D’Aloisio (isclano di Casamicciola autore di un volume “L’infermo istruito” sulle acque d’Ischia) segue alla Mandra la Chiesa dell’Addolorata, costruita per opera di mons. Francesco De Nicola il 27 aprile 1873, sul terreno donato dai Morgioni; e restaurata nel 1958 a cura del bravo e colto Parroco don Pasquale Polito. Il quadro miracoloso dell’Addolorata era della vecchietta Giuseppa Coppa. Le campane scesero dal Castello, dal convento delle Clarisse. In sagrestia si legge la lapide: – Mariae Virgini septem dolori bus transfixae/sacrum/ex collatitia piorum civium stipe/ Danielis Morgioni imprimis eiusque filii Carmeli/necnon fratris Andreae/qui inter alia/aream ad absidem illi/hic ad sacrarium/nullo sibi patronatus jure retento/praestitere/Franciscus De Nicola/isclanae diocesi epus B.V./plurimo suo aere super addito/auspicalem ponendo lapidem V Kal. Mai 1873/a fundamentis excitavit/ et IV Id. Septembris 1876/solemni qua par erat pompa/ dedicavit -. Lo scrivente prova l’inedita traduzione letterale: “ – Sacro (tempio) a Maria Vergine trafitta dai sette dolori dalla colletta dei devoti cittadini con offerta anzitutto di Daniele Morgioni e di suo figlio Carmelo e pure del fratello Andrea il quale tra l’altro gli assicurò uno spiazzo all’abside/qui al tempio per niente a sé il patronato per legge alienato stabilì/Francesco De Nicola vescovo della diocesi isclana alla Beata Vergine con moltissimo suo denaro aggiunto/ponendo una lapide di buon auspicio il 27 aprile 1873 eresse dalle fondamenta e il 10 settembre 1876 con solenne cerimonia che era uguale/dedicò “ – Al Fondatore del Movimento Mariano la Madonna ha detto nel giorno dell’Addolorata (Tokio 15.09.1993): – Causa del mio grande dolore sono tutti questi miei poveri figli, che vivono ancora immersi nella tenebra del paganesimo e non conoscono la Verità del Vangelo…Causa del mio grande dolore è la mia Chiesa che, in ogni parte del mondo, passa attraverso il Getsemani doloroso e sanguinoso della sua grande tribolazione…Causa del mio grande dolore è la durezza dei vostri cuori la incapacità ad accogliere quanto la Mamma celeste vi domanda…Ora vi annuncio che è giunto il tempo della grande prova, perché in questi anni si realizzerà tutto quanto vi ho predetto. L’apostasìa e il grande SCISMA nella Chiesa si sta per compiere ed il grande castigo che vi ho preannunciato in questo luogo è ormai alle porte. Scenderà fuoco dal cielo e grande parte dell’umanità verrà distrutta. Quelli che sopravviveranno invidieranno i morti, perché ovunque vi sarà desolazione, morte e rovina…Per essere protetti e salvati, dovete entrare tutti al più presto nel RIFUGIO SICURO DEL MIO CUORE IMMACOLATO “-. Pertanto, ancora e in eterno grazie, grande Vescovo d’Ischia Pietro!

*Pasquale Baldino – Responsabile e promotore diocesano dei Cenacoli Mariani, docente Liceo, poeta (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

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