Come i più attenti lettori di certo ricorderanno, da queste colonne all’inizio della pandemia fu lanciato un appello ai sindaci isolani per tentare di inserire in un ampliamento strutturale della sanità nell’isola il Palazzo Reale. Un edificio, lo stesso Palazzo Reale, che rappresenta una base logistica del Ministero della Difesa ed è sotto il Comando militare della Capitale. Questa struttura è diventata in alcune parti fatiscente perché la Difesa non dispone dei mezzi finanziari per ristrutturarla anche avendo negli anni elaborato piani di rifacimento e restyling, rimasti però sempre sulla carta. Attualmente vi è una discussione in atto tra forze sindacali dello stabilimento ed il Comando Militare della Capitale per decidere quale dovrà essere il destino della struttura. Il Sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, si fece promotore della proposta e riuscì a far mettere a disposizione della Guardia civile 70 posti, per la pandemia. Posti che oggi sarebbero stati molto utili per evitare l’allargamento della diffusione del virus sull’isola.
Come tutti sappiamo mettere in casa un colpito dal virus non fa che allargare a quasi tutta la famiglia il contagio. Prova ne è la richiesta di un albergo, da parte della ASL, per tale scopo. Nelle elezioni di Lacco Ameno tutti ci siamo resi conto a quali prassi i nostri Sindaci preferiscono dedicarsi dimenticando i basilari della conduzione concreta di una amministrazione. Ormai è diventato evidente che si farà ricorso al MES per far arrivare in Italia i miliardi di euro per la Sanità. Ed allora perché, come avevamo proposto a febbraio, i nostri Sindaci non tentano di far inserire il Palazzo Reale nella Sanità ischitanaeliminando tutte le carenze di cui ci lamentiamo da decenni? E’ l’occasione buona da parte dei sei Sindaci per convincere il Senatore De Siano, l’Eurodeputato Giosi Ferrandino, D’Amore e Nino Postiglionea sedersi ad un tavolo per elaborare un progetto che con una convenzione con il Ministero della Difesa dia all’isola quella sanità per soddisfare le esigenze degli isolani e che sia di supporto ai milioni di turisti che frequentano l’isola. Una infrastruttura indispensabile al turismo. E’ mai possibile che bisogna volare sempre terra terra?
