CULTURA & SOCIETA'

Per i nostri pescatori le alici sono considerate il “pesce gentile della specie azzurra. Si pescano di notte alla luce delle lampare diffusa sulla superficie di un mare calmo

Le alici sotto sale in vecchi vasetti di terracotta hanno rappresentato per tante famiglie ischitane del passato una delle ricchezze della casa

Le alici o acciughe, sono state considerate dai nostri pescatori di tutti i tempi sempre come il ”pesce gentile” della vasta famiglia della specie marina azzura e come tale andava trattato. La sua cattura non è stata mai traumatica. Una luce, quella della lampara che ogni barca portata installata sulla poppa prospiciente il mare, attirava il branco che, dolcemente sfavillando, si imbrigliava nella rete calata a circolo. Una pesca facile ed abbondante che faceva la felicità del pescatore soddisfatto della Mandra, di Lacco Ameno di Forio e di Sant’Angelo.

Questo per quel che ci riguarda avveniva intorno all’isola quando naturalmente ricorrerva il periodo adatto per lo specifico tipo di pesca, ossia da aprile ad ottobre, esattamente in questi giorni correnti dove maggio a volte per i pesacatori fortunati fa registrare il pieno. Quando accade nei mercati all’ aperto del pontile e piazzale aragonese ad Ischia Ponte, a quello del Capitello a Lacco Ameno e al mercato centrale di Forio, è festa per il pubblico e per gli stessi pescovendoli. È festa in special modo a Ischia Ponte dove chi ha buona memoria ricorda i grandi tinozzi pieni di alici caricati sui vari carretti da improvvisati pescivendoli diretti per la vendita alla piazza principale del Borgo ed a quelle di piedimonte, testaccio, Buomopane e San Rocco a Barano, le piazze di Serrara e di Fontana erano invece raggiunte dai pescivendoli di sant’ Angelo dove anche in quella località di rergoisdtrava la grande pescata deòlle alici.tradizionale con la “”lampara” e la rete “cianciolo” a quasi mezza luna. sono rigorosamente pesccate durante la notte.

ALICI FRITTE IN FAMIGLIA A ISCHIA
ALICI FRITTE IN FAMIGLIA A ISCHIA

Nel buio son infatti attirate da una forte luce (la lampara) posta su una piccola barca che staziona in mezzo al mare o a poppa di quelle barche che “escono” per la specifica pesca delle alici: una volta attirate le alici sotto la barca, esse sono accerchiate con la rete e pescate. Questo è un metodo di pesca tradizonale che segue le fasi lunari (con la luna piena non si pesca per l’eccessivo chiarore in superficie. La pesca del pesce azzurro è un antico rituale che nasconde una magia unica. La pesca del pesce azzurro inizia alle prime ore della sera, appuntamento sulla banchina del porto e tutti a bordo del peschereccio. Ogni notte si battono luoghi diversi del mare ischitano per cercare di raccogliere quanto più pescato possibile da rivendere la mattina ai mercati ittici isolani. Ogni notte il rituale si ripete in maniera identica. Una danza sull’acqua sempre uguale: lontani dalla terra sembra che il tempo si sia fermato, gesti antichi che affondano le radici in mare. Nel buio del mare aperto brilla la luce delle barche pilota che sistema le reti e che richiama i pesci verso il semicerchio accuratamente disteso in mare. La danza finisce con le reti che vengono issate e il pesce (alici e sgombri) sistemati nelle cassette.

ALICI NEI CASSETI AL MERCATO DI FORIO
ALICI NEI CASSETI AL MERCATO DI FORIO

Come sanno bene i pescatori i momenti più favorevoli per la cattura di questi piccoli pesci coincidono con quelli del periodo riproduttivo, quando i banchi di acciughe si avvicinano alle coste e nel Mar Mediterraneo la deposizione delle uova si concentra tra i mesi di aprile e ottobre/novembre. In inverno, invece, le acciughe tendono a ritirarsi dalla costa, scendendo nei fondali, alle profondità di 100/150 metri.La pesca alle acciughe prevede diverse tecniche, una delle più famose delle quali si basa sulle lampare, con i pescatori che accendono grandi lampade per illuminare una porzione di mare attraendo in questo modo i pesci a galla per poi imprigionarli nelle reti.In questi casi in cui i pescatori cercano di attirare piccoli pesci facendoli convergere in una precisa area ci si avvale spesso di reti a circuizione che vengono chiuse rapidamente non appena il banco si è fatto grande in modo da intrappolare il maggior numero possibile di acciughe prima di procedere al recupero del pescato. In alternativa sono ampiamente impiegate per la pesca delle acciughe e del pesce azzurro in genere le reti volanti (o reti da traino pelagiche) che vengono immerse e successivamente trainate per gli estremi da due diverse barche. Le acciughe sono un alimento consigliabile anche dal punto di vista salutistico. Come tutto il pesce azzurro anche le alici sono infatti ricche di grassi omega-tre, proteine, riboflavina, niacina, calcio, ferro, fosforo e selenio. Quando si acquistano acciughe conservate sotto sale è bene sciacquarle abbondantemente sotto acqua corrente in modo da non assumere quantitativi eccessivi di sodio, pericolosi soprattutto per chi soffre di ipertensione.

ANNI '50 PESCIVENDOLO DI ALICI PER STRADA IN VIA ROMA A PORTO D'SICHIA
ANNI ’50 PESCIVENDOLO DI ALICI PER STRADA IN VIA ROMA A PORTO D’SICHIA

COME FARE LE ALICI SOTTO SALE Togliete le teste alle acciughe, spezzando il pesce con le mani a livello delle branchie e tirando. In questo modo, vengono via anche le interiora. Per essere sicuri che le interiora siano state completamente eliminate, passate l’indice all’interno della pancia del pesce, aprendola e togliendo eventuali residui. Non lavate e non bagnate i pesci. Poi prendete un grosso vaso cilindrico di vetro o terracotta, ricopritene il fondo con del sale e iniziate a stendervi le acchiughe facendo attenzione che non rimangano vuoti. Cospargete ancora di sale sempre facendo attenzione che non rimangano vuoti d’aria (battete un po’ il vaso). Fate altri strati come questi (1 in orizzontale e 1 in verticale) fino a 2 cm dal bordo del vaso. Riempite completamente di sale schiacciando bene, coprite con un piattino o una pellicola e metteteci sopra un grosso peso (deve essere molto pesante e schiacciate il più possibile). Il pesce così salato, schiacciandosi al massimo, perde i propri liquidi e diminuisce di volume. Il vaso deve essere posto su di un piatto o altro contenitore perché trabocca salamoia e deve essere lasciato col pesce così schiacciato, al buio all’aria aperta, per circa due mesi. Ogni tanto controllate che non si formino delle bolle d’aria, che andranno eliminate scuotendo il vaso. Ogni tanto il vaso deve essere rabboccato se il liquido evapora, con una salamoia preparata al momento di acqua e sale. Mai e poi mai lasciate la superficie del pesce asciutta. Per preparare la salamoia, sciogliete due cucchiai di sale grosso, a caldo in un bicchiere d’acqua e continuate ad aggiungere sale finché l’ultima cucchiaiata rimane indisciolta sul fondo. Fate raffreddare e aggiungetela al bisogno. Le acciughe così preparate si conservano 2 o tre anni, ma più passa il tempo e più la carne si consuma. Al momento di consumarle, togliete bene il sale dalle alici, lavatele, deliscatele e mettetele in un vasetto di vetro con olio e aglio (se piace).

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Foto Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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antoniolubrano1941@gmail.com

info@ischiamondoblog.com

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