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Un tuffo nel passato il saggio di danza classica al Procida Hall

PROCIDA –Intrigante e splendida serata quella del 24 scorso presso il Procida Hall! Serata dal tono retrò ed elegante in una calda e confortevole accoglienza. Ove mai ci fosse ancora il bisogno di dimostrarlo il saggio di danza classica di questa scuola è un avvenimento annuale di tutto rispetto sia per la preparazione delle allieve sia per l’oculata scelta dei programmi. Per gli spettatori è stato un tuffo nel passato, un viaggio nella “Ville lumiere” di fine ottocento con le musiche di “Gaitéparisienne” di Offenbach che per la loro verve melodica, prima, e per l’esplosione del Can – can, poi,hanno trascinato il pubblico all’entusiasmo. Le allieve hanno raggiunto, sotto la sapiente guida della maestra Marianna Manzo un grosso livello di preparazione che ha reso la loro performance molto avvincente e godibile. Sull’onda della musica lo spettatore vagava con la mente verso una Parigi di altri tempi mentre la vista si deliziava per la presenza sul palco di queste giovani danzatrici dalle movenze flessuose che traducevano nella danza sensazioni antiche e quasi scomparse. E volteggiavano leggere tra le braccia del valido ballerino ospite Vito Lorusso. Brave! Brave! Ed anche i costumi sono stati bellissimi, di gusto e molto raffinati. Complimenti a chi li ha scelti! Chi scrive è cosciente e profondamente convinto che la Danza sia un’arte nobile e che tutto ciò che le compete debba essere molto fine ed elegantee voi, care ragazze, ci siete riuscite in pieno. La scuola di Danza del Procida Hall è affollatissima; vi sono allieve di tutte le età, dalla più adulte alle più piccole della gioco- danza e della predanza (a tal proposito dolcissima e da mangiare di baci la mascotte Valeria Intartaglia!)a cui le prime consegnano il testimone dell’esperienza e della passione. Magico momento di aggregazione socialeed umana tra i vari stadi della vita. E proprio alle più piccole è stata dedicata la parte precedente dello spettacolo con la rappresentazione della “Sirenetta”, balletto ispirato al film di Walt Disney e tratto dall’omonima fiaba di Hans Christian Andersen. Anche in questa performance, nonostante la giovane età delle danzatrici, la resa artistica e spettacolare è stata molto alta. Anzi si notava una grossa attenzione di queste piccole ad eseguire tutti i movimenti correttamente e puntigliosamente, frutto di una vigile e accorta supervisione della maestra Marianna Manzo. Anche in questa parte dello spettacolo i costumi sono stati all’altezza della situazione. La prima fase della serata è stata dedicata alla cosiddetta “Tecnica accademica”, vale a dire ad una serie di movimenti e di figure che indicano il livello di preparazione tecnica raggiunto dalle allieve. Il tessuto musicale che faceva da supporto a questa parte era tratto dal terzo atto de “la Bayadere” di Ludwig Minkus, testo non facile, ma che le allieve hanno dimostrato di aver assimilato molto bene. Chi scrive sono una trentina d’anniche segue questa scuola di Danza e può senz’altro affermare, senza tema di smentita, che essa è diventata uno dei punti di riferimento nel panorama culturale procidano. Frutto della collaborazione di validi personaggi quali Silano all’organizzazione e alle luci, Aniello Intartaglia alle foto, Gerry cibelli ai video, Ciro Massa agli addobbi floreali, Milena in veste di factotum, si avvale della supervisione tecnica del maestro Ugo Ranieri. Un cast di tutto rispetto. Ma l’anima della scuola è la direttrice Ausilia Scotto di Rinaldi che con impegno costante e passione è il vero “deus ex machina” della situazione. Essa si muove nel solco tracciato a suo tempo dal marito Enzo Gadaleta, scomparso prematuramente, che credette, in tempi in cui ciò appariva difficile, nel valore della Danza come espressione artistica e come momento di aggregazione umana e sociale. Complimenti a tutti!

 

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