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Mobilità (in)sostenibile: sull’isola circolano 64.377 veicoli

Ogni ischitano possiede in media un veicolo, numeri e statistiche che ci catapultano di fatto nel guinness dei primati

Sono 64.377 i veicoli che circolano sull’isola di Ischia. Troppi. Soprattutto se a questo numero, in piena estate, bisogna aggiungere quelli dei turisti residenti fuori Regione.  

Tutti abbiamo la percezione che siano troppe le auto, gli scooter, le moto e gli autobus che circolano per le strade dell’isola. Ed in alta stagione, percorrere l’isola da un lato all’altro diventa quasi impossibile, prim’ancora che snervante. Con numeri alla mano, vi tracciamo una geografia della mobilità (poco) sostenibile nelle strade dei sei Comuni isolani. 

IL RAPPORTO TRA I VEICOLI E SEI COMUNI 

Tra Barano, Casamicciola, Forio, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana sono immatricolati poco più di 64mila veicoli. Il dato, fornito dall’Aci – Automobile Club d’Italia – è fotografato al 31 dicembre 2018. Meno di sei mesi fa.  La popolazione ischitana, sempre alla stessa data, è di 64mila abitanti. In pratica ogni abitante dell’isola ha un veicolo. Il rapporto tra i 64.377 veicoli presenti nei 46,55 chilometri quadrati dell’isola ed i 64.031 abitanti è di 0.99. in pratica ogni residente sull’isola di Ischia possiede un veicolo. Nel numero degli abitanti sono inclusi coloro che non possono guidare alcun tipo di veicolo, perché minorenni, gli anziani, i disabili non guidatori e coloro che non hanno la patente. Dati allarmanti se pensiamo che in Europa la media è 49,8 auto per ogni 100 abitanti. 

ISCHIA BATTE I RECORD DELL’ITALIA E DELL’EUROPA 

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Con la ripresa delle immatricolazioni, torna a crescere il tasso di motorizzazione: secondo i dati Aci, Istat ed Eurostat elaborati dal Centro Studi Continental, in Italia sono 625 le autovetture circolanti ogni mille abitanti, il 2,8% in più rispetto al 2013, quando ogni mille abitanti le auto in strada erano 608. Un rapporto sensibilmente maggiore rispetto a quello registrato negli altri principali Paesi europei, in particolare in Germania dove, nello stesso periodo, il tasso di motorizzazione è passato da 543 a 555 autovetture circolanti ogni mille abitanti (+2,2%). Situazione analoga in Spagna dove le auto in circolazione ogni mille abitanti sono passate dalle 474 unità del 2013 alle 492 del 2016 (+3,8%) e nel Regno Unito dove però il confronto è fatto in base ai dati del 2012, da 449 a 469 auto in circolazione ogni mille abitanti (+4,5%). Trend negativo, invece, in Francia, dove per ogni mille abitanti si è passati da 498 a 479 auto circolanti (-3,8%).

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Numeri lontani da quelli di Ischia dove il rapporto è di 99,5 su 100. Questi dati sottolineano una dipendenza da auto piuttosto diffusa degli italiani in generale e degli ischitani in particolare, legata anche alle carenti infrastrutture del trasporto pubblico. Metro e autobus malfunzionanti incoraggiano gli italiani a ricorrere alla propria auto privata, creando problemi di spazio a causa di parcheggi selvaggi ed a volte pericolosi. Per non parlare della vivibilità generale delle città, aggravata dal peggiorare della qualità dell’aria, inquinata dai gas di scarico prodotti dalle automobili. I dati dei veicoli presenti per le strane dell’isola di Ischia bisogna incrementarli nei mesi estivi. E se analizziamo i numeri l’isola da verde diventa sempre più grigia. 

È necessario disincentivare l’uso delle auto, dando vita ad una rivoluzione culturale. Gli ischitani ormai sembrano assuefatti al tetto di lamiere che si vede se si guarda dall’alto l’isola. Ma fino a quando i turisti saranno disposti a fare le vacanze tra lo smog e le auto? 

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Mario

Articolo importantissimo, non sapete quanto turisti vedo per strada con la mano sulle vie resporatorie, così non dureremo a lungo

corry54

Non preoccupatevi adesso ci pensa Giosi, l’uomo tutto fare e troverà tutte le soluzioni per l’Isola, l’avete votato e tenetelo bello astritto astritto

Beta

Per ridurre il problema traffico, con conseguente inquinamento acustico e di smog, residenti stanziali e non dovrebbero abituarsi a camminare di più tuttavia occorre tener conto delle distanze non sempre affrontabili da tutti, soprattutto mamme con bambini ed anziani…
Le amministrazioni dei comuni più grandi dovrebbero incentivare un sistema di taxi collettivo a prezzi calmierati e minibus interni ai comuni con corse intensive, eventualmente adoperando anche i fondi raccolti con la tassa di soggiorno.
Soltanto dopo possono attuare la fase di repressione dell’uso dell’auto con nuove ztl e multe rigorose ai trasgressori!
Indubbiamente meno spese in feste e botti e più servizi utili aiutano anche il turismo di qualità…

Alex

Moriremo soffocati dallo smog e dalle nostre case abusive, è giusto così

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