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Giudice di pace, Carro ricusato da Equitalia

ISCHIA. Caos ieri mattina presso il giudice di pace della locale sezione del Tribunale. Gli avvocati che rappresentavano l’Equitalia hanno infatti chiesto un rinvio delle cause riguardanti la società a data da destinarsi “per valutare se, nel caso di specie, ricorra una ipotesi di astensione obbligatoria prevista dal codice di procedura civile all’art. 51 comma 1, in virtù del quale il Giudice ha l’obbligo di astenersi, tra l’altro, se egli stesso o la moglie ha causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito con una delle parti o alcuno dei suoi”, con conseguente ricusazione del Giudice di Pace, Dott. Salvatore Carro, “ai sensi dell’art. 52 primo comma c.p.c.  in combinato disposto con l’art. 51 primo comma n. 3”. «I fascicoli ieri mattina non dovevano essere provveduti», ha detto uno degli avvocati della società, la quale oltre alla richiesta di rinvio inoltrata dai propri legali nella comparsa di costituzione, ha inoltrato formale istanza di ricusazione al Presidente del Tribunale. La motivazione va rinvenuta nel fatto che il giudice Carro sarebbe personalmente coinvolto in alcune cause contro Equitalia, circostanza che la società avrebbe dovutamente documentato, e che renderebbe quindi impossibile la trattazione da parte dei magistrato dei fascicoli riguardanti la società. Il Dott. Carro, di fronte alla richiesta avanzata dai legali della società, si è riservato la decisione. L’episodio ha causato un certo rallentamento dell’attività d’udienza, come sempre molto affollata.

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