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Pesca, Saurino esulta: «A Ischia due punti di sbarco, grazie al sindaco e a De Angelis»

ISCHIA. Finalmente anche il Comune capofila dell’isola ha i suoi punti di sbarco del pescato. L’ordinanza numero 21 emessa dal Circomare Ischia lo scorso 10 maggio a firma del Comandante Alessio De Angelis costituisce un traguardo importante per tutto il settore della pesca locale. Ischia era rimasto infatti l’unico Comune dell’isola a essere sprovvisto di un punto di sbarco, un’incongruenza contro cui le associazioni di categoria hanno lottato per anni, a vari livelli, prima di ottenere questo risultato. D’ora in poi le imbarcazioni dei pescatori potranno ormeggiare e sbarcare il pescato in due punti: il primo è in corrispondenza della banchina denominata “Fraulese”, l’altro presso la banchina dove è situato il distributore Agip, per i rientri nelle ore notturne, dopo le ore 21. La disposizione, da subito vigente, è stata promulgata insieme al relativo regolamento di disciplina dei punti del pescato, strutturato in otto articoli.

Pasquale Saurino, da sempre in prima linea nel sostenere le ragioni dei pescatori isolani, è soddisfatto del provvedimento che mette fine al paradosso secondo cui la marineria più grande dell’isola era rimasta l’unica senza un punto di sbarco: «Erano almeno otto anni che provavamo a ottenere questo riconoscimento – ha dichiarato Saurino – e quest’anno finalmente abbiamo centrato l’obiettivo». Secondo l’esponente ischitano della Agci Agrital (Associazione generale cooperative italiane), è soprattutto grazie al sindaco Enzo Ferrandino e al Tenente di Vascello Alessio De Angelis, Comandante del locale Ufficio Circondariale marittimo, che si deve il coronamento degli sforzi. La soluzione consente ai pescatori di evitare di incappare nelle pesanti sanzioni che si rischiavano finora, stante il divieto di sbarco: «Era davvero assurdo che Casamicciola, Lacco Ameno, Forio e di recente anche Sant’Angelo, fossero tutti dotati di punti di sbarco, mentre il comune capofila no, nonostante oltre trenta posti barca d’ormeggio». Comprensibile dunque la soddisfazione per l’ordinanza che ufficializza il nuovo assetto: «Per me, pescatore, è quasi come aver vinto l’Oscar, perché significa anche il riconoscimento dei nostri sforzi». Per tutti i lavoratori di quello che resta un comparto comunque importante per l’economia isolana, l’istituzione dei due punti dove poter sbarcare i prodotti ittici è anche la fine del ricorrente incubo di veder vanificato il frutto di durissime ore trascorse in mare a causa di qualche controllo che avrebbe magari rilevato il mancato rispetto delle norme regionali. Naturalmente non è stato semplicissimo arrivare a questo esito: i rappresentanti dei pescatori si sono recati presso le sedi istituzionali regionali, insieme ad esponenti della stessa Asl Napoli 2, per seguire meglio l’evolversi della trattativa.

Trattative che, in relazione alla pesca del pescespada, non finiscono qua. Si attende infatti un provvedimento specifico da parte del Ministero, relativamente alle norme stabilite dall’Unione Europa che prevedono un apposito elenco di barche attrezzate per la cattura di tale pesce. C’è da considerare che tra tutte le marinerie del Golfo, quella di Ischia è una delle più ricche, dotata anche di alcune imbarcazioni dedicate alla pesca del pescespada, praticata tra maggio e agosto: «Sarebbe un peccato – ha continuato Pasquale  Saurino – se i pescatori fossero stati costretti a sbarcare il prodotto delle loro fatiche in porti come quello di Pozzuoli, dopo due o tre giorni trascorsi in mare. Le nostre preoccupazioni comprendono anche questo aspetto». Urge dunque evitare che i pescatori locali siano esposti a sanzioni pecuniarie astronomiche nel caso di esemplari di tale pesce rinvenuti durante i controlli allo sbarco. Il prossimo traguardo sarà dunque quello di ottenere che i due punti di sbarco appena istituiti possano essere adibiti anche alla pesca del pescespada. Martedì Pasquale sarà infatti a Roma per incontrare esponenti ministeriali e discutere della questione. In sostanza, si punta a ottenere una circolare che per un determinato periodo dell’anno inserisca anche i porti isolani tra quelli deputati allo sbarco degli esemplari di pescespada catturati: un provvedimento reso necessario dal fatto che le norme europee esigono la presenza di un controllo durante gli sbarchi di tale prodotto ittico.

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