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Bretella portuale, c’è il veto della Città Metropolitana

L’ente di Piazza Matteotti avrebbe chiesto lo stop alle opere attualmente in corso a Casamicciola Terme, anche se fin qui la richiesta dell’ingegnere Sarno sarebbe rimasta inascoltata. Chiesta la sospensione del cantiere in attesa di ulteriori approfondimenti sul progetto e sulla relativa esecuzione attesi gli “errori progettuali” che sarebbero stati riscontrati

“Stop” ai lavori sulla bretella litoranea di Casamicciola Terme- ex SS 270 dell’isola d’Ischia.Chiestala sospensione dei cantieri in corso nel centro cittadino ad opera del comune di Casamicciola, nominato Ente Attuatore nell’intervento finanziato con fondi alluvione 2022. Sono state rilevate dagli enti competenti “incongruenze” su quanto stabilito in conferenza dei servizi. Tali da essere definiti “errori progettuali”.La strada da tempo al centro di una contesa su competenze e proprietà rischia ora di finire in un bel pasticcio. La bretella realizzata su un’area demaniale come variante all’originario corso è ormai dalla notte dei tempi al centro di una contesa su competenze e proprietà, oltre che essere divenuto vero crocevia di interpretazioni tecniche sulla sua sicurezza, la bontà dell’esecuzione dell’opera stessa, del suo collaudo. L’infrastruttura ufficialmente di proprietà della Regione Campania, mentre la Città Metropolitana ne cura la gestione, oggi torna in maniera prepotente al centro del dibattito istituzionale.

La Direzione Gestione Tecnica Strade e Viabilità della Città Metropolitana di Napoli ha inviato una nota corredata da una dettagliata relazione con cui il Dirigente Ing. Giancarlo Sarno chiede (al momento senza esito) la sospensione del cantiere in attesa di ulteriori approfondimenti sul progetto e sulla relativa esecuzione attesi gli “errori progettuali” riscontrati ad avviso dell’ente metropolitano rispetto ai progetti ed alle conferenze di servizi. Questo, stando a quanto ci è dato apprendere, sarebbe stato anche oggetto di una nota informativa alle autorità a cui è stato chiesto di interventi relativamente alle “irregolarità” riscontrate. Sul caso, resa edotta la UOD Infrastrutture viarie e viabilità regionale della Campania, è intervenuta anche il competente settore per chiedere chiarimenti e, in uno, nell’attesa, la sospensione dei lavori e gli ulteriori approfondimenti previsti per competenze dalla Regione sulla programmazione,il coordinamento interventi sulla rete viaria appartenenti al demanio regionale. Classificazione e declassificazione strade. Catasto della viabilità oltre che di attuazione e gestione degli interventi infrastrutturali finanziati nelle materie di competenza. Sulla sicurezza della ex Strada Statale 270 si apre un altro fronte come il caso della ex casa cantoniera e si rinnovano i dubbi del passato con i rischi di paralisi mai superati su una delle arterie primarie dell’intera isola d’Ischia. La Conferenza speciale dei servizi, convocata dal Commissario delegato all’emergenza post frana, Giovanni Legnini, a cui hanno preso parte il comune di Casamicciola e i rappresentanti della Città Metropolitana di Napoli e degli altri enti competenti, evidentemente non è bastata a sanare le divergenze di vedute sulle soluzioni tecniche relative al progetto sull’importante arteria ischitana. Sulla soluzione tecnica elaborata dal Comune oggi c’è, di fatto, il veto della Città Metropolitana. Sicuramente nei prossimi giorni saranno prodotte osservazioni e richieste di modifica ed integrazioni alle valutazioni tecniche sul progetto contestato.

Le opere metterebbero a rischio la sicurezza e l’incolumità dei cittadini ed utenti non rispettando i termini di legge previsto dal cds e dai regolamenti attualmente in vigore. E non è tutto…

In primis i lavori “ripristino viabilità tratto che va dal depuratore – porto”. Le opere secondo quanto si sostiene da Piazza Matteotti metterebbero a rischio la sicurezza e l’incolumità dei cittadini ed utenti non rispettando i termini di legge previsto dal codice della strada e dai regolamenti attualmente in vigore.  Ma ci sarebbe di più. Anche la procura della Repubblica sarebbe stata chiamata in causa a seguito della segnalazione sul subappalto delle opere di rifacimento del tratto stradale: Non ci sarebbe alcun nesso di casualità tra i lavori a farsi e la frana del 2022, elemento basilare per giustificare l’impiego ed il riconoscimento di fondi destinati all’emergenza in atto. Ancora nel mirino il subappalto degli stessi interventi ascritti all’emergenza alluvione che con marciapiedi, rotonde e rinnovate fioriere hanno dato vita alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara ai sensi dell’Ordinanza Speciale n. 1 del Commissario Straordinario Giovanni Legnini per il “Ripristino condizioni ante eventi alluvionali tratto viario Piazza e via Marina – Corso Luigi Manzi”. Ovvero della ex bretella portuale denominata stradina Pio Monte e di quella che fu la ex SS 70. Poco più di 300 mila euro per un importo a base di gara di € 286.583,48, di cui € 274.693,64 per lavori soggetti a ribasso d’asta ed € 11.889,84 per oneri della sicurezza a favore dell’Operatore economico C.O.S.E.D.I.L. COSTRUZIONI EDILIZIE S.R.L., con sede in Afragola. La ditta si era aggiudicata i lavori per l’importo di € 258.843,82, al netto del ribasso offerto del 5,770% per complessivi € 330.295,06. La stessa ditta aggiudicataria ha richiesto, con comunicazione acquisita agli atti del protocollo del comune in data 20 marzo 2024, l’autorizzazione al subappalto dei lavori all’operatore economico NGL IMPRESA EDILE SRL in Afragola, per un importo di € 60.000,00. Proprio per quest’ultima srl sarebbe stato chiesto l’accertamento della sua effettiva iscrizione alla anagrafe antimafiacosì come richiesto dalla legge. Richiesti anche un focus, pare, su un provvedimento del 2013 con cui veniva rilevata la realizzazione sine titulo di opere su demanio marittimo e sul collaudo a soli 30 giorni della bretella in occasione del Giro d’Italia, sempre nello stesso anno, quando la Città Metropolitana, rilevando limiti in ordine alla sicurezza della sede stradale chiari che il rifacimento del manto di asfalto ed i lavori per la corsa ciclistica avrebbero garantito la sicurezza per solo un mese. Poi più nulla.

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Simone

Quando si tocca il fondo, iniziate a scavare…. So finiti sti lavori: inizia l estate, non si può lasciare come biglietto da visita un cantiere aperto. Poi se a voi guasta fare bene è un altro paio di maniche, l ospitalità, il far fronte comune contro la crisi, i disservizi, i prezzi pazzi per raggiungere l isola, poi svenduta a tutti con alberghi che chiedono per un giorno lo stesso importo di una corsa Marittima…. Pensateci

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