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Il collegio non approva: «Il bilancio è carente e incompleto»

di Francesco Castaldi

FORIO – Come era già trapelato negli scorsi giorni dagli ambienti politici di Forio, il collegio dei revisori dei conti ha espresso parere sfavorevole sia sulla proposta di bilancio di previsione per gli esercizi del biennio 2016-2018 del comune turrito sia sul rendiconto dell’esercizio finanziario 2015. Il collegio, costituto dai dottori Giuseppina Acampora, Maria Pina Iorio e Lorenzo Vallefuoco, dopo aver attentamente esaminato la proposta dell’ente di via Cristoforo Colombo, ha di fatto bocciato, senza mezzi termini, la proposta di bilancio e il rendiconto dell’esercizio finanziario del 2015 dell’amministrazione guidata, dal maggio di tre anni fa, dal sindaco Francesco Del Deo. Due brutte tegole per l’ex democristiano e per il civico consesso che, oltre a dover far fronte al terremoto politico causato dalle dimissioni del consigliere Tina Iacono e alle probabili dimissioni del segretario comunale Noemi Martino, si troverà ad approvare un bilancio viziato dalla secca bocciatura del collegio del revisori.

“NON È STATO RISPETTATO IL PATTO DI STABILITÀ”

Prima di addentraci più specificatamente nella relazione sottoscritta dal collegio dei revisori (e relativa al bilancio di previsione 2016-2018), ci sembra opportuno fare un passo indietro e analizzare da vicino la gestione dell’esercizio del 2015. Come è possibile dedurre dallo schema che vi mostriamo, emerge che, dalla proposta di rendiconto per l’esercizio 2015 (approvata con delibera di Giunta Municipale n° 31/2016), “risultano debiti fuori bilancio o passività potenziali da finanziare; non è stato rispettato l’obiettivo del patto di stabilità; non sono disponibili dati riguardanti la situazione economico finanziaria di tutti gli organismi partecipati e, comunque, si rileva una grave situazione economico finanziaria degli stessi; vi è stato il continuo ricorso all’anticipazione di Tesoreria ed all’utilizzo dei fondi vincolati; il Consiglio Comunale non ha deliberato in merito all’approvazione del Bilancio Consolidato 2014.”

LA RELAZIONE SUL RENDICONTO PER IL 2015 (approvata il 26 aprile 2016)

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LA QUESTIONE EGO ECO

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Una pagina della relazione sullo schema di rendiconto per l’esercizio finanziario 2015 è quasi interamente dedicata alla delicata vicenda della Ego Eco, l’azienda amministrata da Vittorio Ciummo che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani nell’ambito del territorio del comune all’ombra del Torrione. “Tra le spese per acquisto di beni e prestazione di servizi la voce più consistente è rappresentata dal servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani svolto dalla società Ego Eco Srl. Il Collegio fa presente che sono stati liquidati a favore di Ego Eco Srl per l’anno 2015, gli importi lordi del canone di raccolta revisionato di euro 4.959.594,72 come da contratto di appalto, del servizio cimitero per euro 99.000,00 affidato in via diretta per importi superiori ai limiti previsti dal Regolamento per l’affidamento dei servizi in economia e della normativa vigente ed ulteriori compensi aggiuntivi.”

“L’Ente ha continuato con l’adozione di determine di liquidazione con le quali vengono trattenuti gli importi relativi al costo del trasporto effettuato dal vettore Traspemar Srl, ai fitti dei locali, alle rate di vendita degli automezzi ed alle ordinanze di assegnazione somme, alterando il reale impegno di spesa del servizio. […]. Dall’attività di revisione è emerso, altresì, che i Responsabili di settore continuano ricorrentemente all’affidamento di forniture di beni e prestazioni di servizi, in via diretta, in virtù del Regolamento per i lavori, le forniture e i servizi in economia […] pur avendo il Collegio segnalato le irregolarità indicate al Consiglio Comunale […]. Il Regolamento prevede che, per i lavori in economia e la fornitura di beni e la prestazione di servizi in economia per cottimo fiduciario il responsabile richieda almeno cinque preventivi.”

La richiesta può essere esclusa nel caso in cui, ad esempio, l’ammontare della spesa non superi i 40.000,00 euro, e che quest’ultima non sia furbescamente frazionata. Da un opportuna verifica “è emerso, invece, che non risulta rispettato il Regolamento citato e la normativa di riferimento. Difatti, è risultato affidato, in via diretta, alla società TRINCONE SRL, nel corso del 2015, il servizio di smaltimento rifiuti differenziati ingombranti, biodegradabili e organici per un importo loro di complessivi euro 261.879,26 ed alla società DI GENNARO SRL il servizio di smaltimento rifiuti differenziati/imballaggi per un importo lordo di complessivi euro 50.278,98 in assenza di gara.”

LE CONCLUSIONI SUL RENDICONTO PER L’ESERCIZIO DEL 2015

“Preliminarmente il Collegio precisa che lo spirito del proprio operato è stato sempre orientato a fornire all’organo politico dell’Ente il supporto fondamentale alla sua funzione di indirizzo e controllo e fornire suggerimenti per la risoluzione delle molteplici criticità emerse nella gestione dell’Ente. […] Tuttavia, il Collegio deve rilevare di trovarsi ad operare in una situazione di disagio, sia logistico che ambientale atteso che, nello svolgimento delle sue funzioni, ha sempre riscontrato un atteggiamento poco collaborativo e, talvolta, irriguardoso nei propri confronti, rilevabile anche dalle affermazioni utilizzate nelle note di alcuni responsabili di settore. Il Collegio ha più volte segnalato […] le molteplici carenze ed irregolarità riscontrate, nell’intento di stimolare gli organi comunali e gli uffici competenti dell’Ente ad adottare le misure necessarie per permettere una gestione efficiente, efficace ed economica della macchina comunale ed evitare il sorgere di danni erariali.”

 

LA RELAZIONE SUL BILANCIO PREVISIONALE 2016-2018 (presentata il 15 aprile 2016)

TORRE SARACENA SPA

“NON SONO PRESENTI TUTTI I BILANCI DEGLI ANNI 2013/2014”

Il collegio, nella sezione dedicata agli organismi partecipati, ha rilevato che “L’Ente non ha adottato la delibera di Consiglio Comunale […] riguardante il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie.” Il comune di Forio, lo ricordiamo a beneficio dei nostri lettori, attualmente detiene partecipazioni nella Pegaso Spa (in fallimento, 71%), nella Torre Saracena (in liquidazione, 100%), nella Marina del Raggio Verde srl (al 51%), nella Fondazione La Colombaia (in fase di scioglimento) e, inoltre, ne Consorzi CISI (23,25%) e Regno di Nettuno. “Il Collegio dei Revisori – si legge – rileva che non sono disponibili e/o adottati tutti i bilanci degli anni 2013/2014 della partecipate. Nel Bilancio 2015 è stata prevista la somma di euro 500.000,00 quale quota di competenza per il pagamento della debitoria della Torre Saracena Spa, come da delibera di C.C. N° 47 del 05.07.2014 che ha impegnato la somma di euro 1.800.000,00 in tre annualità.”

I tre revisori hanno inoltre aggiunto che il comune di Forio, contravvenendo a quanto stabilito dall’articolo 6, comma 19 del D.L. 78/2010 (che vieta apporti finanziari a favore di partecipate che abbiano registrato perdite di esercizio per tre esercizi consecutivi), “ha già provveduto a soccorrere la società Torre Saracena accollandosi il pagamento dei debiti della stessa, come innanzi precisato […]. Il predetto soccorso finanziario – sottolinea il collegio – non è obbligo dell’Ente socio, bensì una mera facoltà che […] impone un’adeguata motivazione ed un necessario approfondimento tecnico economico che ne comprovi l’effettiva utilità, al fine di scongiurare un danno erariale per l’Ente.” Nel parere dell’organo di revisione, si evidenzia anche che la mancata approvazione dei bilanci da parte della partecipata non consente di avere una precisa cognizione della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società stessa, e che pertanto non risulta possibile quantificare con esattezza le conseguenze della massa debitoria e delle eventuali perdite della Torre Saracena sull’equilibrio del comune. “È doveroso, infine, rilevare che nelle previsioni di bilancio risultano ulteriori stanziamenti per euro 400.000,00 per l’anno 2017 ed euro 400.000,00 per l’anno 2018 per debiti fuori bilancio riferiti alla società partecipata Torre Saracena per i quali non risulta alcun richiamo e/o motivazione, negli atti di programmazione.”

 

LE CONCLUSIONI SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018

“BILANCIO NON CONFORME A CORRETTI PRINCIPI CONTABILI”

Nelle conclusioni addotte dal collegio nel proprio parere, i revisori hanno evidenziato che “in relazione alle motivazioni specificate nel presente parere, che qui sin tendono integralmente riportate, richiamato l’articolo 239 del TUEL, il Collegio dei Revisori suggerisce all’Amministrazione di effettuare un continuo monitoraggio della gestione finanziaria dell’anno 2016, tenuto conto delle problematiche connesse alle società partecipate, ai debiti fuori bilancio, alle passività potenziali e della delicata situazione di liquidità in cui versa l’Ente.” Il collegio dei revisori, inoltre, “ha verificato che il bilancio è carente e incompleto […], ha rilevato che la congruità e l’attendibilità delle previsioni di bilancio non è fondata su provvedimenti che consentono di ritenere attendibile l’entrata, mentre la spesa prevista non appare congrua per alcune voci del bilancio […], ha evidenziato che in base alle previsioni di bilancio proposte dalla Giunta si potranno determinare riflessi negativi sul permanere degli equilibri economico-finanziari di bilancio” e, infine, “ha rilevato che alcune appostazioni di bilancio non risultano conformi all’applicazione di corretti principi contabili […].”

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