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Come Buchner per Pitechusa, i nostri giovani per Aenaria

«Mi sento ischitana di adozione, questi giovani rappresentano l’ideale punto finale della scoperta della storia della nostra isola. Così come Buchner ci ha regalato Pithecusa ora i nostri giovani l’antica Aenaria». Ha esordito così Costanza Gialanella, sottolineando il suo amore per Ischia e l’entusiasmo con il quale è stata coinvolta dai giovani della Marina di Sant’Anna. «Oggi come allora devo dire che ogni qualvolta si fa qualcosa qui a Ischia si fa sempre con molto sforzo. Mi sono lasciata coinvolgere dal loro entusiasmo, significava dare loro una speranza e darla prima di tutto all’intera isola. Dopo sei anni di scavi abbiamo avuto dei risultati strabilianti». È stata la dott.ssa Gialanella ad annunciare che, si spera già quest’estate, sorgerà al primo piano della torre di Sant’Anna un museo per mostrare a tutti i reperti rinvenuti. «Voi ischitani – ha detto ancora – vi lamentate che non c’è turismo, ma quello che vi serve è un turismo che si alimenti sul discorso culturale solo così si avrà un futuro per i ragazzi  costretti ad andar via per lavorare. Il passo però va fatto tutti insieme, non deve esserci più filo spinato tra i comuni. Pensiamo a un itinerario culturale che attraversi l’intera isola. In sei anni di scavi non immaginate quante volte gli archeologi ci hanno rimesso di tasca loro solo per passione. A settembre inizieranno gli scavi nel giardino di Villa Arbusto e i finanziamenti arrivano da un’università tedesca. Il mio sogno è che non solo una parte di Napoli giunga qui ma turisti da ogni parte del mondo che imparino ad amare l’isola così come la amo io». ISPU

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